Margherita Hack, Il mio zoo sotto le stelle Esce per Di Renzo Editore il nuovo libro dell'astrofisica che vive a Trieste
Può capitare, nella sua casa di Trieste, di imbattersi in un gatto che passeggia indisturbato tra le cataste di libri. O in un cane che aspetta fedele le coccole di Margherita Hack. Perchè lei, la signora delle stelle, l'astrofisica toscana che ha diretto il Laboratorio astronomico e il Dipartimento di astronomia dell'Università triestina, ha sempre nutrito un amore profondo per gli animali.
Adesso, Margherita Hack ha deciso di confessare in pubblico questo grande amore per cani, gatti e company. E, a quattro mani con l'amica animalista Bianca Pauluzzi, ha scritto un libro intitolato «Il mio zoo sotto le stelle» (pagg. 127, euro 15) che Di Renzo Editore è pronto a distribuire nelle librerie.
Parte da lontano, Margherita Hack. Da quand'era bambina. Da quando i suoi genitori, aderenti alla teosofia, convinti vegetariani, le insegnarono ad amare tutti gli esseri viventi. E, tra questi, cani, gatti e tutti gli altri amici a due e a quattro zampe che ci circondano. Così, di ricordo in ricordo, ma anche alzando la voce contro tutte le crudeltà che vengono inflitte agli animali, prende forma un ritratto diverso della scienziata. Umanissimo, molto intimo e personale.
Ritornano alla memoria i ricordi delle scorribande sulle Alpi Apuane con il cane Leo. Ma anche i pomeriggi di studio con il gatto Cicino, finito poi nella pentola di qualche disperato in tempo di guerra. E poi, le colonie di gatti randagi a Trieste, le passeggiate e gli incontri con tante persone che, come lei amano gli animali. Come Bianca Pauluzzi, con cui l'astrofisica ha creato l'Associazione per lo studio e i problemi di bioetica.
Di racconto in racconto, Margherita Hack non dimentica di citare le frasi di grandi scrittori e intellettuali che hanno saputo capire quanta gioia e quanta tenerezza dia l'amore per gli animali. Come Mark Twain, che scriveva: «In Paradiso si entra per favoritismo... se si entrasse per merito, tu resteresti fuori e il tuo cane entrerebbe al posto tuo». O come Pitagora che sosteneva: «Tutto quel che l'uomo arreca agli animali ricade su di lui».
La seconda parte del volume raccoglie i racconti di Bianca Pauluzzi, che ha conosciuto con la sua famiglia la tragedia dell'esodo dall'Istria e che ha animato tante iniziative a favore degli animali.
Il Piccolo 30 novembre 2007 Pag. 14