In una recente intervista rilasciata a Sante Di Renzo, Anne Ancelin Schutzenberger ha detto di essere una convinta cattolica. Ci sono dei fatti e delle coincidenze nella vita che non possono essere spiegati se non con la religione.
L'incontro è avvenuto a Roma, in occasione di un grande incontro internazionale nel quale la Schutzenberger è stata relatrice di un paio di inteventi sulla psicogeneaologia
La lunga intervista sarà la base per un nuovo libro che farà parte della collana I Dialoghi della Di Renzo Editore
martedì, settembre 08, 2009
martedì, aprile 07, 2009
La pedina di vetro
Intervista ad Antonella Tavassi La Greca
Chi sono?
Il mio nome è Antonella Tavassi la Greca.
Il mio mestiere?
Una professione che non dà sostentamento ma soddisfazioni. Sì, sono scrittrice.
Che cosa scrivo?
Scrivo romanzi, racconti, biografie storiche. Scrivo anche temi per la maturità, conferenze, interventi, itinerari archeologici, e-mail, note della spesa (che poi dimentico a casa).
Perché scrivo?
Perché leggo e chi legge a volte scrive, anzi in questo paese di non-lettori, gli aspiranti scrittori sono quasi più numerosi dei lettori. Io però non sono un aspirante scrittore, bruttissima definizione che manderebbe su tutte le furie Nanni Moretti ("Non dica aspirante scrittore!") sono semplicemente:a) una lettrice autentica, di quelle che leggono tutto, anche le riviste di due anni prima nelle sale d'aspetto dei dentisti.b) una scrittrice.
Che cosa ho pubblicato?
Una biografia romanzata che s'intitola "La pedina di vetro" (Di Renzo Editore) che è la storia della figlia dell'imperatore Augusto, un'affascinante creatura di nome Giulia di cui si riparlerà spesso in questo sito.Un Epistolario, scritto a tre mani da Germanico, Agrippina Maior ed Agrippina Minor, ognuno a suo modo, con la sua voce.Una sceneggiatura per il Teatro, per Di Renzo Editore: "Voce di Giulia", in scena con la figlia dell'imperatore Augusto. Un canovaccio per chi voglia portare in teatro la storia narrata ne "La pedina di vetro".Un romanzo, "La guerra di Nora", storia di una terrorista degli anni di piombo che ritorna nella sua città, Roma, nell'anno 2000.
Dove sono nata?
Sono nata a Napoli, anche se sono appassionata di storia romana. Anche la storia napoletana, naturalmente, mi intriga. Tutte le storie.Quando sono nata?Proprio l'anno preciso? Anni cinquanta non basterebbe? Noi napoletani, come si sa, non siamo fiscali.
Dove vivo?
Vivo a Roma, e forse si era già capito da tutto il contesto. Vivo a Roma da un'infinità di anni, ma ogni giorno mi congratulo con me stessa per la fortuna che ho. Nonostante la confusione, le macchine in seconda fila, il fatto innegabile e drammatico che a Roma non c'è il mare.
Ho famiglia?
Naturalmente: "tengo famiglia", come ogni napoletano che si rispetti. Un marito e due figli, cui si possono aggiungere innumerevoli parenti più o meno invadenti (che fa anche rima), che contribuiscono ognuno a suo modo a farmi perdere tempo, cioè a non farmi scrivere.
Che altro aggiungere?
Aggiungerò per la cronaca che non sempre sono stata scrittrice, e che un lavoro retribuito (anche se male), "una fatica", l'ho avuto anch'io. Sono stata per lunghi anni insegnante di storia e filosofia e devo dire che questo mestiere mi ha insegnato tanto. Non so se ho insegnato anche io qualcosa, ma ho imparato molto. Ho imparato anche che ad un certo punto bisogna essere capaci di smettere, e così ho smesso.
Perché?
Domanda non pertinente, troppo personale e troppo difficile. Basta sapere che la scuola mi manca un po' e ora scrivo a tempo pieno. A chi scrive non manca più niente. Precisazione: non sono pensionata. Spagnolescamente ho buttato alle ortiche anni e anni di precariato e ho fatto il gran rifiuto.
Hobbys?
"Non dica hobbys", tuonerebbe Moretti.
Interessi?
L'archeologia, la storia, il teatro, il cinema, la letteratura, il mare, i viaggi, la tranquillità ("nù poco e pace senza morte" come diceva il grande Eduardo, che anche lui mi piace moltissimo), la bicicletta, gli amici, Francesco De Gregori, i dolci (molto buoni: napoletani o austriaci), un gatto che non ho.Che dire ancora di me? Vostro Onore, non ho niente da aggiungere.
Antonella Tavassi La Greca
Chi sono?
Il mio nome è Antonella Tavassi la Greca.
Il mio mestiere?
Una professione che non dà sostentamento ma soddisfazioni. Sì, sono scrittrice.
Che cosa scrivo?
Scrivo romanzi, racconti, biografie storiche. Scrivo anche temi per la maturità, conferenze, interventi, itinerari archeologici, e-mail, note della spesa (che poi dimentico a casa).
Perché scrivo?
Perché leggo e chi legge a volte scrive, anzi in questo paese di non-lettori, gli aspiranti scrittori sono quasi più numerosi dei lettori. Io però non sono un aspirante scrittore, bruttissima definizione che manderebbe su tutte le furie Nanni Moretti ("Non dica aspirante scrittore!") sono semplicemente:a) una lettrice autentica, di quelle che leggono tutto, anche le riviste di due anni prima nelle sale d'aspetto dei dentisti.b) una scrittrice.
Che cosa ho pubblicato?
Una biografia romanzata che s'intitola "La pedina di vetro" (Di Renzo Editore) che è la storia della figlia dell'imperatore Augusto, un'affascinante creatura di nome Giulia di cui si riparlerà spesso in questo sito.Un Epistolario, scritto a tre mani da Germanico, Agrippina Maior ed Agrippina Minor, ognuno a suo modo, con la sua voce.Una sceneggiatura per il Teatro, per Di Renzo Editore: "Voce di Giulia", in scena con la figlia dell'imperatore Augusto. Un canovaccio per chi voglia portare in teatro la storia narrata ne "La pedina di vetro".Un romanzo, "La guerra di Nora", storia di una terrorista degli anni di piombo che ritorna nella sua città, Roma, nell'anno 2000.
Dove sono nata?
Sono nata a Napoli, anche se sono appassionata di storia romana. Anche la storia napoletana, naturalmente, mi intriga. Tutte le storie.Quando sono nata?Proprio l'anno preciso? Anni cinquanta non basterebbe? Noi napoletani, come si sa, non siamo fiscali.
Dove vivo?
Vivo a Roma, e forse si era già capito da tutto il contesto. Vivo a Roma da un'infinità di anni, ma ogni giorno mi congratulo con me stessa per la fortuna che ho. Nonostante la confusione, le macchine in seconda fila, il fatto innegabile e drammatico che a Roma non c'è il mare.
Ho famiglia?
Naturalmente: "tengo famiglia", come ogni napoletano che si rispetti. Un marito e due figli, cui si possono aggiungere innumerevoli parenti più o meno invadenti (che fa anche rima), che contribuiscono ognuno a suo modo a farmi perdere tempo, cioè a non farmi scrivere.
Che altro aggiungere?
Aggiungerò per la cronaca che non sempre sono stata scrittrice, e che un lavoro retribuito (anche se male), "una fatica", l'ho avuto anch'io. Sono stata per lunghi anni insegnante di storia e filosofia e devo dire che questo mestiere mi ha insegnato tanto. Non so se ho insegnato anche io qualcosa, ma ho imparato molto. Ho imparato anche che ad un certo punto bisogna essere capaci di smettere, e così ho smesso.
Perché?
Domanda non pertinente, troppo personale e troppo difficile. Basta sapere che la scuola mi manca un po' e ora scrivo a tempo pieno. A chi scrive non manca più niente. Precisazione: non sono pensionata. Spagnolescamente ho buttato alle ortiche anni e anni di precariato e ho fatto il gran rifiuto.
Hobbys?
"Non dica hobbys", tuonerebbe Moretti.
Interessi?
L'archeologia, la storia, il teatro, il cinema, la letteratura, il mare, i viaggi, la tranquillità ("nù poco e pace senza morte" come diceva il grande Eduardo, che anche lui mi piace moltissimo), la bicicletta, gli amici, Francesco De Gregori, i dolci (molto buoni: napoletani o austriaci), un gatto che non ho.Che dire ancora di me? Vostro Onore, non ho niente da aggiungere.
Antonella Tavassi La Greca
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