giovedì, aprile 06, 2006

Indagini in famiglia



Recensione di Carla Ioppolo


Ci rendiamo conto ben presto di quanto sia importante la famiglia nella nostra vita. Essa è il primo gruppo in cui entriamo ed il nucleo di affetti e di regole, implicite ed esplicite, entro cui impariamo a vivere. La famiglia è un luogo in cui si fa, si subisce e si trasmette la storia. Una storia che coinvolge tutti i membri, snodandosi attraverso le generazioni, fino ad arrivare ai nostri giorni e continuare dopo di noi. È questo passato ed i legami inconsci che istituisce tra i membri del gruppo, a determinare il nostro posto all'interno della comunità familiare. Fatti, anche molto lontani, accaduti ai nostri antenati, fanno sentire il loro peso: episodi non chiari, dolorosi segreti, come pure accadimenti positivi possono fortemente condizionarci.
Come un diligente funzionario di polizia, Anne Ancelin Schützenberger, psicodrammatista e psicoterapeuta, illustra ne La sindrome degli antenati (Di Renzo Editore, 2004) il suo metodo d'osservazione del soggetto e del suo genosociogramma, il suo modo di reperire gli indizi di un legame da svelare per attribuirgli un nuovo senso, indagando "i legami nascosti nell'albero genealogico", che chiede ai suoi clienti di costruire.